La sperimentazione di 6 mesi è stata svolta da Settembre 2013 fino a Febbraio 2014 alla scuola dell’infanzia “Brave Garden” di Breganze (VI). La pratica ha sperimentato contesti di digital storytelling combinate con i-theatre.
I focus dell’osservazione dell’esperienza sono stati centrati sui seguenti aspetti:
Sei mesi di sperimentazione in una scuola dell’infanzia gestita da Coopselios
L’organizzazione ha provveduto alla creazione di uno spazio laboratoriale per DST con lo strumento i-theatre, tipicamente in continuità con altri spazi laboratoriali ( per esempio disegno, pittura, spazio ricreativo).
La metodologia applicata è quella dell’uso del DST in differenti modi/gruppi/progetti.
L’insegnante è sempre il direttore/supervisore dell’esperienza (guidando i bambini ma lasciandoli liberi, allo stesso tempo, di esprimere la loro creatività).
La contaminazione con un progetto sviluppato l’anno prima , la creazione di un libro “ La caccia e la fortuna dell’airone”, è stato immediato per i bambini, la possibilità di scansionare le immagini dei personaggi e gli sfondi ha arricchito le loro esperienze narrative.
In un primo momento dell’attività noi abbiamo proposto ai bambini di acquisire sfondi e personaggi della storia sulla superficie dello schermo dell’i-theatre: in questo modo i personaggi sono diventati i protagonisti delle storie, grazie anche all’opportunità di ingrandirli o rimpicciolirli con un semplice movimento del dito, incoraggiando nuovi giochi evocativi.
Il linguaggio ed i gesti si influenzano e il movimento del dito si fonde con la storia raccontata oralmente.
La trasformazione di personaggi in dimensioni grandi o piccole è stato un tema ricorrente e ha stimolato emozioni e divertimento.
I bambini trasformano i personaggi della storia e giocano con le parole, immaginano situazioni nuove, creano i loro nuovi ruoli e personaggi, descrivono le loro emozioni di felicità, divertimento o paura che è causato dalle “GRANDI GRANDI” immagini.
In breve tempo i bambini possono usare lo strumento con competenza inserendo sfondi e personaggi (i loro disegni) archiviare immagini, modificare, tagliare, parti delle immagini.
Molto affascinante è la possibilità di registrare le storie narrate includendo il movimento dell’immagine, le voci ed infine avere il permesso di guardare e mostrare il tutto ancora a famigliari ed amici.
L’i-theatre collegato ad un video proiettore, riproduce l’immagine mostrata su un video multi-touch, creando un effetto “cinema” che dà ai bambini l’impressione di essere in un teatro con una video – proiezione.
Allo stesso tempo, un gruppo di bambini poteva “lavorare” con i-theatre, mentre un altro era “immerso” nella storia attraverso la proiezione del filmato sul muro:
dove i personaggi assumevano dimensioni enormi o piccole, mossi dalle sagge mani dei loro amici, mentre la creazione della storia continuava.
I bambini potevano, grazie anche ai settings preparati dagli educatori, fare un uso attivo e creativo, usando e rielaborando diverse lingue, mostrando un uso proattivo della tecnologia.
Le abilità creative dei bambini emergevano, così come la comunicazione, la cooperazione e le abilità artistiche.
L’i-theatre, per esempio, è diventato un luogo diverso dove “giocare” con le parole dell’alfabeto “ noi abbiamo lasciato i bambini familiarizzare autonomamente con lo strumento, scansionando le lettere dell’alfabeto e usando memory e carte funzionali: la carta tagliata, preparato lo sfondo, l’uso di archivi personali o di gruppo.Con le loro lettere, usando il video multi-touch, loro potevano ispezionare, esaminare e sperimentare in diversi modi: lettere singole, lettere ritagliate, lettere che sono accorpate per formare il loro nome che poteva essere grande o piccolo, che poteva muoversi”.
Lettere ingrandite o ridotte, poste insieme, una vicina all’altra, hanno permesso di notare che ogni bambino usa la superficie touch in modi diversi: con le dita della stessa mano (qualcuno o tutti), con tutte le dita delle due mani.
Lo storytelling digitale ha dato loro l’opportunità di sperimentare diverse combinazioni/contaminazioni di lingue usando il “canale” multimediale; in effetti, noi abbiamo percepito la loro abilità manipolativa ed intuitiva usando il multi-touch, che spesso è andato oltre le nostre aspettative.
I-theatre è un laboratorio per l’educazione al linguaggio multimediale polisensoriale, digitale, basato sulla narrazione.
Attraverso la co-costruzione di storie, narrazioni, rappresentazioni simboliche in format multimediale audiovisivo – mediante un processo strutturato sostenendo diverse fasi del lavoro con e senza la mediazione dello strumento digitale – i bambini hanno condiviso pensieri, emozioni, immagini di mondo e sviluppato progetti.
Si tratta di uno strumento tecnologico innovativo, ad esempio pezzi modulari, un contesto laboratoriale giocoso e uno strumento tecnologico allo stesso tempo, che fornisce caratteristiche uniche non comparabili con altri dispositivi in termini di concetto ed esperienze.
Fornisce agli insegnanti una risorsa molto utile, molto efficace ed intuitiva, per coinvolgere i bambini in attività di piccolo gruppo mirando a target educativi in aree socio-relazionali, cognitive e linguistico-espressive.
L’utilizzo di i-Theatre nelle pratiche nei progetti educativi permette di:
I risultati delle esperienze sono stati vari, dalla narrazione spontanea che emerge dal gioco simbolico dei bambini, alla ri-elaborazione di un copione da un libro illustrato conosciuto.
I risultati sperimentali di questa esperienza, rispetto al lavoro educativo relativo ai nuovi linguaggi e all’approccio DST con l’i-theatre, hanno evidenziato:
L’approccio DST combinato con lo strumento i-theatre è una novità che ha suscitato curiosità e notevole interesse negli adulti, ma soprattutto nei bambini.
Il grande schermo multi-touch è una chiave di volta del sistema, poichè permette ai bambini di lavorare a “più mani”, rinforzando la collaborazione e condividendo idee, ed opinioni. Il lavoro con i-theatre promuove la coordinazione oculo.manuale e la motricità fine occhio-mano, dei bambini che usano lo strumento per tagliare le sagome, preparare lo sfondo e cancellare; ed inoltre muovendo i vari elementi, ingrandendole e rimpicciolendole, sistemandole nella scena nello spazio.
Lo strumento collegato ad un video proiettore, ha permesso di progettare i disegni e le creazioni dei bambini.
I loro manufatti possono essere arricchiti con diversi elementi (personaggi, animali,lettere…) che sono sistemate sullo schermo e possono essere spostati, dando vita a nuovi scenari e nuove storie.Lo si è trovato flessibile.
Può essere utilizzato per diversi scopi ed attività educative a partire dalla narrazione, fino ad arrivare alla scrittura e ai numeri.
I bambini hanno reso l’i.thatre uno strumento quotidiano, diventando autonomi ed indipendenti accendendo e spegnendo e scegliendo sfondi e personaggi che loro vogliono usare per esprimere se stessi, le loro emozioni, i loro sentimenti e le loro storie.
Il lavoro con DST e ‘-theatre è l’interazione di diversi linguaggi: i disegni dei bambini possono essere acquisiti, così come immagini, lettere, numeri e altri materiali e collegati ad altre attività educative, a progetti/attività in fase di sviluppo.
Infine utilizzando il video-proiettore è stato possibile creare sagome dei corpi dei bambini e altri materiali (costruttivismo) che arricchisce la proiezione della storia, favorendo la verbalizzazione.
INCLUDED – Digital Storytelling for Inclusion