- Scuola/Istituzione: Trentino Federation of Kindergartens & Computer Learning.
- Paese: Italia
- Fonte: Osservazione diretta di esperienze, partecipazione ad eventi pubblici, pubblicazioni Mancini I., Capraro A., Tanel G., “La tecnologia va nella Scuola dell’Infanzia? – Spunti dal progetto Tecnologie e processi di integrazione sociale”, Università La Sapienza, Trento Uniedizioni, 2014.
- Età dei bambini: 3-5 anni
Caratteristiche principali dell’attività
Questa ricerca-azione di un anno, è iniziata nel Gennaio del 2014 in 5 scuole dell’Infanzia della federazione Provinciale Scuole dell’Infanzia di Trento,il cui scopo era quello di sperimentare attività educative che includessero l’uso delle tecnologie-in particolare dell’approccio DST combinato con lo strumento i-theatre- al fine di promuovere tra i bambini, la comunicazione, lo scambio di conoscenza ed esperienza relazionato alla creazione collaborativa di manufatti.
La prima parte della ricerca, sotto la supervisione di Ilaria Mancini e CRistina Zucchermaglio dell’Università La Sapienza,ha enfatizzato- all’interno di un contesto pedagogico che considera l’apprendimento come il risultato di co-costruzione, che l’approccio DST, specie combinato con lo strumento i-Theatre, può essere una fonte preziosa per il processo di insegnamento/apprendimento nell’infanzia come un elemento iscritto in un contesto di interazione sociale e che può essere incluso in progetto educativi di ampio respiro nei quali, non tutte le attività sono caratterizzate dall’uso della tecnologia .
Iniziando all’osservazione delle attività sperimentali, in particolare, sono stati evidenziati i seguenti aspetti:
- Varietà/ricchezza dell’esperienza.
- Caratterizzazione di percorsi educativi secondo i diversi contesti e gruppi di lavoro.
- Continuità integrata nelle attività del curricolo.
- Rispetto di tempi/regole da parte dei bambini nell’utilizzo del medium.
- Supporto e promozione del gioco simbolico e collaborativo.
- Tra l’inizio e la fine dell’esperienza, qualche paura/titubanza dei genitori dei bambini verso la tecnologia è stata superata (nelle parole riportate da un insegnante” Ho iniziato che ero contrario, non mi sono mai piaciute le tecnologie…ma ho scoperto che mi piace molto, mi è piaciuta tanto l’esperienza;il DST combinato con l’attività in piccolo gruppo è decisamente funzionale. Non avrei mai pensato di dire queste cose…”)
- Stimolazione della programmazione/progettazione degli insegnanti.
Risultato generale dell’attività ed obiettivi specifici
- Diffusione delle tecnologie nelle comunità scolastiche come strumento di supporto all’insegnamento e all’apprendimento
- Progettazione e sperimentazione di pratiche educative innovative con la tecnologia nel lavoro a piccolo gruppo
- Avanzamento della comunità professionale nell’apprendimento collaborativo supportato dall’utilizzo del computer
Organizzazione dei tempi
1 anno di sperimentazione nei 5 anni della Scuola dell’Infanzia nell’area del Trentino.Ogni scuola ha progettato diversi percorsi/attività in tempi differenti.
Organizzazione degli spazi
L’organizzazione ha previsto la creazione di uno spazio laboratoriale per il DST con lo strumento i-Theatre, tipicamente in continuità con altri spazi laboratoriali (es. Per disegnare, dipingere e come spazio ricreativo)
Descrizione delle procedure e delle metodologie
La metodologia è stata quella del DST abbinato a diverse modalità/gruppi/progetti.
L’insegnante è sempre stato il supervisore dell’esperienza (guidando i bambini ma lasciando loro liberi di esprimere la loro creatività).
Tecnologie
I-Theatre è un sistema interattivo integrato polisensoriale, digitale, basato sulla narrazione, per l’educazione al linguaggio multimediale. Attraverso la co creazione di storie, narrazioni, rappresentazioni simboliche in un formato audiovisivo (multimedia)-attraverso un processo supportato da varie fasi di lavoro con e senza la mediazione dello strumento digitale- i bambini condividono pensieri, emozioni, mondi immaginari e sviluppano progetti.
E’ uno strumento tecnologico innovativo, che consiste in pezzi modulari, un contesto laboratoriale giocoso e uno strumento tecnologico al tempo stesso, che fornisce caratteristiche uniche non comparabili con altri dispositivi, in termini di concetti e sostegno all’utilizzatore.Fornisce agli insegnanti una risorsa utile, molto efficace ed intuitiva, per coinvolgere i bambini nel lavoro a piccolo gruppo, con lo scopo di sviluppare le competenze socio-relazionali, cognitive ed espressive.
L’utilizzo dell’i-Theatre nelle attività didattiche e nei progetti permette di:
- Promuovere lo sviluppo del pensiero narrativo in una prospettiva di co costruzione di una storia
- Sviluppare lo sviluppo di abilità emotive, simboliche, cognitive metacognitive attraverso processi creativi che permettono ai bambini un approccio ai linguaggi multimediali in modo personale ed originale;
- Integrare attività tradizionali come dipingere, disegnare e creare collages ecc con l’utilizzo di media digitali in modo intuitivo ed interattivo;
- Promuovere l’interazione di diversi linguaggi all’interno di narrazioni che diventano gradualmente più complesse e complete attraverso la partecipazione attiva dei bambini che animano i personaggi, aggiungono sfondi, introducono suoni ed effetti sonori condividendo un processo di esperienza e riflessione;
- Attivare processi di apprendimento collaborativi (peer learning) che sono coinvolti in elaborazioni a piccolo gruppo, promuovendo lo sviluppo di competenze socio-relazionali essenziali;
- Sostenere un progetto ricco e personalizzato progettando percorsi di apprendimento che mirano a sviluppare processi di inclusione rivolti ai bambini in difficoltà di apprendimento.
Il sistema è stato usato unitamente al video proiettore per creare il setting essenziale per creare un “movie-theatre” dove condividere i prodotti creati.
Altri materiali
- Libri illustrati
- Disegni
- Chiavette USB
Descrizione del prodotto finale
Ecco un breve riassunto delle esperienze più significative:
- Titolo: Sei burattini sul sentiero per il tesoro
- Tema: gruppi misti per età.Invenzione, drammatizzazione e narrazione attraverso il Teatro con sei burattini a dita
- Partecipanti, tempi, materiali: 8 bambini, 2 incontri di 2 ore in 2 settimane 1 sfondo (la spiaggia), fotografie di burattini a dita.
- Descrizione:La storia è stata inventata insieme ad un gruppo di bambini iniziando dall’idea di un compagno ed è stata dettata all’insegnante, il quale l’ha trascritta. E’ poi stata drammatizzata con l’utilizzo di i-theatre.I personaggi sono alla ricerca di un tesoro su un’isola deserta e non lo trovano. Tuttavia, tornano a casa con un grande tesoro: la loro amicizia.
- Titolo: La città dei vermi
- Tema: Gruppo misto di bambini. Creazione della storia “La città dei vermi”
- Partecipanti, tempi, materiali:8 bambini 8 incontri in 3 settimane “Terrario” costruito dai bambini vermi creati dei bambini colorati e fotografie dell’habitat (elementi naturali)
- Descrizione: Alcune esperienze dei bambini (costruzione di un terrario con con vari elementi corteccia, muschio, sassi,farina …)sono state trasformate in creazioni narrative, inventate in modo collaborativo e trascritte dall’insegnante. La storia è stata rappresentata graficamente ed i disegni relativi (scenografia e personaggi) sono stati scansionati con l’I-theatre. La storia è stata suddivisa in 3 sotto-sequenze: i bambini, in 3 gruppi di 2, hanno registrato una parte ciascuno, partecipando insieme alla parte iniziale e finale della storia (cantando una canzone introduttiva e collaborando al finale della narrazione)e alla produzione dello sfondo della storia.
- Titolo: Il gioco delle scimmie
- Tema: Gruppi misti per età. Reinterpretazione attraverso il Teatro del tradizionale “Gioco dell’oca”
- Partecipanti, tempi, materiali: 5 bambini di diversa età 5 incontri in circa 1 mese Il “Gioco dell’oca” (versione da tavola), disegni
- Descrizione: I bambini hanno giocato al “Gioco dell’oca” al fine di ripassare e condividere le regole e le modalità, poi a loro è stato chiesto di creare una variazione del gioco,scegliendo diversi personaggi,lavorando ad un nuovo percorso e a nuove regole.Il nuovo gioco è stato realizzato concretamente con cards, pennarelli, colori, forbici,colla, e i bambini hanno provato il gioco per verificarne il corretto funzionamento di tutte le regole, alcune delle quali sono state modificate.Negli ultimi passi del percorso, il nuovo “Gioco delle scimmie” è stato trasferito nella versione multimediale sull’I-theatre- con l’eccezione dei due dadi che sono rimasti come “mediatori esterni”- e i bambini hanno registrato un turno del gioco con lo strumento digitale.
- Titolo: “La canzone delle scimmie”
- Tema: Gruppi misti per età.Animazione attraverso l’I-theatre di una canzone in inglese su una base adattata.
- Partecipanti, tempi, materiali: 12 bambini di 4 e 5 anni, 2 incontri, Canzone delle “scimmie”
- Descrizione:Dopo aver discusso i contenuti della canzone, i bambini hanno disegnato gli sfondi e i personaggi, li hanno digitalizzati con I-theatre e hanno registrato la canzone.I quattro bambini direttamente coinvolti nel percorso sono stati invitati a muovere i personaggi sul palco, mentre altri 8 bambini hanno cantato la canzone, affiancati dall’insegnante di L2 inglese
- Titolo: Felice Festa della Mamma, mamma!
- Tema: Gruppo misto di bambini per età.Come cucinare biscotti da regalare alla mamma, accompagnati dalla ricetta preparata con l’I-Theatre.
- Partecipanti, tempi, materiali: 18 bambini di diversa età, 5 incontri in 10 giorni, attrezzi da cucina, biscotti cucinati dai bambini, disegni
- Descrizione: Durante la “FEsta della mamma” ai bambini è stato proposto di cucinare biscotti da dare alle loro mamme, allo stesso tempo, preparare la ricetta con l’i-theatre.All’inizio, o bambini hanno preparato dei biscotti di diverse forme, sperimentando concretamente quali ingredienti servivano e i vari stadi della preparazione. Successivamente, divisi in 3 piccoli gruppi di età diverse, hanno raccontato l’esperienza:un gruppo ha elencato gli ingredienti e scritto le sequenze della ricetta; gli altri due gruppi hanno rappresentato graficamente il luogo di lavoro, gli ingredienti e gli attrezzi utilizzati. Più tardi i bambini, tutti insieme, hanno ri-raccontato il processo, aiutati in questo caso dai loro disegni.La registrazione della ricetta è stata svolta in 3 fasi, ognuna affidata ad un gruppo di bambini e, in un secondo tempo, abbinata all’altra per realizzare la versione finale. Il lavoro si è concluso con un momento di festa durante il quale i bambini hanno offerto i biscotti alle loro mamme e mostrato loro le video clips create tutti insieme.
- Titolo: Un giorno alla scuola dell’infanzia
- Tema: gruppi di età. Video ripresa di una giornata alla scuola dell’infanzia, per lasciare il testimone ai bambini dei 3 anni che sarebbero arrivati in Settembre successivo.
- Partecipanti, tempi, materiali: 16 bambini di 5 anni, 4 incontri in 2 settimane, disegni
- Descrizione: il primo incontro è stato centrato sulla discussione tra i bambini, divisi in 3 piccoli gruppi, per ricostruire insieme i momenti più significativi di una giornata scolastica; l’insegnante prende nota. Più tardi, stavolta, a grande gruppo, i bambini ricostruiscono e condividono i momenti che sono emersi nelle discussione in piccoli gruppi e si accordano per condividere una trama. Successivamente, i bambini lavorando in coppia, preparano i disegni necessari per lo storytelling, ( l’ambiente scolastico, i personaggi, gli oggetti…).Infine, suddivisi di nuovo in 3 piccoli gruppi, i bambini registrano il racconto della loro giornata scolastica poi lo scrivono in un’unica sequenza, autonomamente utilizzando l’i-theatre.Durante l”open day” i bambini dei 5 anni hanno avuto l’opportunità di presentare ai nuovi arrivati e ai genitori il videoclip creato.
Conclusioni
Il risultato sperimentale di questa esperienza, che si sta ancora svolgendo nelle scuole coinvolte, rispetto al lavoro educativo intorno ai nuovi linguaggi e all’approccio DST con l’i-theatre, ha evidenziato che:
- Il valore della scelta di lavorare a piccoli gruppi con una metodologia basata sul lavoro cooperativo tra pari)
- Il ruolo del docente, nello sviluppo professionale, come direttore dell’esperienza
- La dimensione creativa che emerge dalla combinazione di una programmazione flessibile (giocosa)ma forte (definita)
- L’autonomia raggiunta dai bambini, nel gioco, dopo essere stati così coinvolti nell’esperienza
- L’importanza di preparare un buon setting laboratoriale per le attività
- L’esigenza di formare gli insegnanti nell’utilizzo del DST per lo storytelling
- Punto critico: la necessità di far ruotare i piccoli gruppoi.
INCLUDED – Digital Storytelling for Inclusion